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al testo di Ludovico Maradei
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Il giorno è un guaire pallido e smorto fatto a brandelli di anice e miele distratto e contento non più il meriggiare con le ultime foglie gracchianti d'estate ripara un lenzuolo di storie severe.
Sale, uva e coraggio. Noi quattro arcieri di consumazione certo non siamo già persi: ci sono acini per prevenire fra rime d'idrogeno ben temperato il pudore degli altri.
Ora il mio archetipo metrica gracile illogica come Himalaya inodore di stimoli può farsi gesti di lunghe intenzioni.
Mi indichi in piedi vicino ai tramonti. Ancora mi salvano i tuoi occhi buoni. |
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